Visualizzazione post con etichetta bacco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bacco. Mostra tutti i post

domenica 10 aprile 2011

La versione di Bacco - Capitolo 8 -La ricompensa

il gregge

Il seguente testo è stato trascritto dal diario personale di Bacco, Flat Coat Retriver di professione.
'Ragazzi' iniziai a dire con un filo di voce appena arrivato nel mezzo del gregge di Che, Sti e Fi. 'Ecco il vostro collare, quello della Rosa'
I tre mi guardarono stupefatti. Avevano gli occhi fuori dalle orbite e non riuscivano nemmeno ad articolare un solo suono nella loro solita lingua. Così, prima che si potessero riprendere, iniziai a raccontare tutta la storia, più o meno fedelmente a come era accaduta. Solo che io ero un po' più eroico ed invece di qualche gattino c'erano protagonisti una decina di tigri siberiane. Ma il mio eroismo era ugualmente intatto. 
Parlai per qualche minuto e l'unico rumore che si sentiva era quello del mio discorso. Persino le pecore, solitamente molto rumorose con i loro continui belati stonati, si erano zittite e si avvicinavano sempre di più ad ascoltare le mie mirabolanti imprese. Sulla scia dell'attenzione raccontai qualcosa anche dell'osso di Cerbero e delle uova appena calde, le altre avventure di quella giornata.
Certo, avevo romanzato un po' la storia, ma sapete come va in questi casi.
Alla fine alcune pecore piangevano, altre avevano smesso di respirare e nessuna brucava più. Un paio di loro mi si avvicinarono per carezzarmi con le loro zampe pelose e mi dichiararono eroe dell'anno a nome di tutto il gregge. 
Furono loro a darmi l'indicazione. Non i miei amici Che, Sti e Fi, ma proprio queste morbide e soffici creature.
Fu la più anziana a parlare. Indossò per l'occasione un paio di curiosi occhialetti che si reggevano sul naso senza stanghette.
'Vieni cucciolo nero' mi disse. 'Sappiamo che vai cercando la Fagianecora, ed oggi hai dimostrato di saperla conquistare. Va nel luogo pieno di piccoli cuccioli d'uomo, e supera l'ultimo verde recinto. Sfuggi ai vecchi con il lungo bastone e attento alle macchine che si muovono improvvise, con grande rumore. Oltre il luogo ove trovare acqua, a dieci metri nella direzione del grande alberogabinetto, lì troverai, nel folto dell'erba, l'ultima delle fagianecore. Ma fa in fretta. E' un animale che scompare in fretta ed è molto spaventato dai cuccioli d'uomo. Sappiamo che stamattina era ancora lì, ma non puoi perdere tempo.'

sabato 2 aprile 2011

La versione di Bacco - Capitolo 7 - La cagnolina Rosa


Il seguente testo è stato trascritto dal diario personale di Bacco, Flat Coat Retriver di professione.
Dopo un lento confabulare Che, Sti e Fi erano pronti per rivelarmi la terza prova, la più difficile.
'Adesso è il tempo di affrontare l'ultimo ostacolo' iniziò a dire Che.
'Il più impervio dopo le uova calde e l'osso di Cerbero' proseguì Sti.
'Dovrai conquistare' finì Fi, 'il cuore della bella barboncina Rosa e portarci un suo pegno d'amore!'
Sapevo di cosa si trattava e sapevo che sarebbe stato impossibile.
La barboncina rosa era una cagnetta dal colore improbabile, la puzza sotto il naso e lo sguardo altero, fin troppo. Viveva in paese, adagiata nella mollezza di mille cuscini nel suo appartamento, accompagnando una signora anziana a prendere aria di tanto in tanto. Aveva un parrucchiere personale che le faceva il pelo secondo l'ultima moda. D'inverno usciva con dei maglioncini firmati, d'estate aveva un taglio corto con le meches su un lato.
Il corpo era snello, ma di quelli che ti fanno sospettare che non tutto sia naturale, magari era andata dal chirurgo per farsi mettere a posto il sedere o il naso.
Tutti la chiamavano Rosa o Rosetta dal giorno in cui il suo parrucchiere aveva sbagliato tinta al pelo e per un paio di settimane era assomigliata allo zucchero filato del circo.
Il mio compito era quello di conquistrarla e farmi regalare la cosa a cui teneva di più: il suo collare di canoski, pieno di pietre brillanti e preziose.
Molti avevano tentato la strada per il suo cuore, ma nessuno aveva portato a termine la missione. Dobberman dalle orecchie affilate, levrieri afgani del portamento dignitoso, molossi argentini, simpatici mastini napoletani dall'accento improbabile, tutti avevano fallito. Persino il cane di un nobile conte si era presentato a lei con collare d'oro, ma a nulla erano valse le sue avances.
Io avevo una sola occasione, ed era quasi ora della sua passeggiata, quindi dovevo sbrigarmi.
Arrivai in paese mentre Rosa usciva con la sua padrona. Avevano tutte e due lo stesso aspetto. L'anziana padrona con una permanente color argento vaporosa fino all'inverosimile, il naso all'insù e un leggero guinzaglio in mano. La giovane cagnolina con lo stesso naso all'insù come ad evitare qualsiasi insopportabile puzza del mondo, il pelo lucido e liscio, lo sfavillante collare.

domenica 27 marzo 2011

La versione di Bacco - Capitolo 6 - L'ossario di Cerbero


Il seguente testo è stato trascritto dal diario personale di Bacco, Flat Coat Retriver di professione.
Eccomi di nuovo in caccia. Dopo aver portato ai miei amici le tre uova calde, è il momento di affrontare Cerbero e prendere le sue ossa.
Nel circondario Cerbero è famoso per la sua ferocia. Tutti ne hanno paura e tremano al suo abbaiare. Dalla valle si sente l'eco della sua cattiveria e persino le civette smettono di cantare la notte quando ci sono i suoi latrati. E la luna tramonta, se lui lo vuole.
Grande come una quercia, con le zampe forti come tronchi e unghie d'acciaio. Tutto nero con due occhi feroci e denti bianchi d'avorio puro. Di razza imprecisata, forse russa, forse australiana, qualcuno racconta che Cerbero fosse un cane da difesa contro gli Orsi polari oppure un pastore di Canguri o di ferocissimi Opossum brasiliani.
Ma nessuno lo conosce come me.
La prima volta che lo incontrai mi ringhiò tutta la sua ferocia contro. Con un solo latrato mi aveva pettinato le orecchie entrambe dallo stesso lato e mi aveva fatto la riga al pelo della schiena. 
E non avevo ancora fatto niente. Aveva gli occhi color del sangue, come se avesse appena mangiato uno spezzatino di cinghiale. Lo guardai fisso negli occhi. Non potevo muovermi per la paura. Aveva una catena fissata al collo ed attaccata ad un albero secolare. Ma non ero sicuro che avrebbe retto a tanta irruenza. 
Stavo per farmi la pipì addosso quando rimasi impietrito sullo sguardo. Quel colore rosso mi diceva qualcosa. Qualcosa che dovevo aver sentito dire dal mio padrone Dwight sugli occhi rossi.....
Mi ricordai ed alzai timidamente una parte del labbro, come in un sorriso ironico. In verità era una timida imitazione di un sorriso ironico, ma non volevo rischiare di mostrare i canini, una mossa che avrebbe decretato la mia fine. 
'Mangiato pesante, vero?' Si, devo aver detto qualcosa del genere. Avevo pensato che quegli occhi rossi dovevano essere il sintomo di un'indigestione o peggio.
'Buurrrppp!!' Mi rispose Cerbero con molta gentilezza.
Pochi minuti dopo eravamo amici. Gli avevo portato una pasticca effervescente di quelle che prende il mio padrone quando ha mangiato troppo e lui si era sentito subito meglio. Da quel momento io e lui giochiamo ogni giorno , anche se nessuno l'ha mai saputo. Si perché Argo deve sempre mantenere alta la sua dignità di cagnaccio, altrimenti come potrebbe difendere il suo territorio?

domenica 20 marzo 2011

La versione di bacco - Capitolo 5 - l'uovo caldo






Mi preparo alla mia grande avventura. Primo impegno: l'uovo caldo per i miei amici. So dove andarlo a prendere, dai miei amici lavoratori. 
Sono persone simpatiche, di poche parole ma molto alla mano. Gente che arriva da lontano e lavora tutto il giorno senza fermarsi un momento. Qualche volta lavorano anche di notte, anche se non ne sono molto sicuro visto che io di solito dormo. 
Hanno una piccola casetta per dei polli che ogni tanto incontro per strada. I polli non mi piacciono molto, non hanno l'aria intelligente. Si muovono in modo buffo, con un ritmo incostante e sembrano sgraziati quando passeggiano. Hanno sempre paura di tutto ed ogni volta che mi avvicino iniziano a strillare e provano a svolazzare in tutte le direzioni.
Questa volta sarò più prudente.
Per prima cosa mi ruzzolo nel fango almeno un paio di volte, così mi mimetizzo meglio. Mi acquatto nell'erba e striscio come un serpente, senza far rumore e sotto vento.
Sono a pochi metri da una delle galline. E' tranquilla, non sospetta nulla. Becchetta per terra alla ricerca di qualche sassolino con cui giocare, un verme da mangiare o qualche seme.

domenica 13 marzo 2011

La versione di Bacco - Capitolo 4 - Le tre prove




Il seguente testo è stato trascritto dal diario personale di Bacco, Flat Coat Retriver di professione.
Facciamo il punto della situazione.
Questa mattina, come tutti i giorni mi sono svegliato per correre e giocare. Ma dopo poco, grazie al pastore tedesco Rad, ho scoperto l'esistenza della fagianecora, un essere metà fagiano e metà pecora. Per saperne di più sono andato dai miei amici pastori abruzzesi Che, Sti e Fi. 
Loro hanno sgranato gli occhi e hanno iniziato a spiegare:
'Per trovare la fagianecora dovrai superare tre prove.' Inizia a spiegare Che. 'La prima è l'uovo del contadino'
'Dovrai essere capace a rubare l'uovo direttamente dal sedere di una gallina' continua Sti 'e portarlo a noi ancora caldo e del tutto integro, non dovrà esserci nemmeno una piccola scalfittura.'
'Poi c'è la seconda prova' mi spiega solennemente Fi. 'Si tratta dell'ossario di Cerbero, il cane che vive oltre la collina. Tutti sappiamo che da qualche parte ha nascoste centinaia di ossa, ma nessuno sa dove siano e soprattutto nessuno ha il coraggio di rubargliele'

giovedì 10 marzo 2011

La versione di Bacco - Capitolo 3 - Il gregge di Che, Sti e Fi




Il seguente testo è stato trascritto dal diario personale di Bacco, Flat Coat Retriver di professione.
Sempre al lavoro i miei tre amici pastori abruzzesi. E' proprio vero, questa è gente infaticabile.
Li trovo dopo una lunga corsa di qualche chilometro e come al solito sono contenti di vedermi quanto io sono contendo di vedere loro. Mi avvicino con i soliti inchini e cercando di imitare il loro dialetto, ma mi riesce difficile, ma d'altronde io sono toscano d'origine e la mia 'c' aspirata non aiuta.
Inizio a scodinzolare prima a sinistra e poi a destra, salto addosso a Che e cerco di rubargli il fazzoletto rosso ma lui mi rovescia velocemente e mi azzanna al collo. Giusto in tempo arriva Stefanino che frana addosso a tutti e due e mi toglie il respiro per qualche secondo. Prima che riesca a reagire si sente la voce di Fi che dice: 'Ue! Giall e rosc, lu cafon s'arcunosc! Bacco, biell d cas, comm sti?' 
(Lo so, non sono facili da capire, ma cercherò di farvi una traduzione)
'Che bello rivedervi, amici' gli rispondo io, ' è tanto che non passavate da queste parti!'
'Lo sai che passiamo tutti gli anni' mi risponde Stefanino rosicchiando un osso.
'E' sempre la solita noia' aggiunge Che. Eppoi: 'La cambagna cambe'
'La cerque che pò fa? la jiann!' risponde Fi.
'Lu Sazije nen grèd a lu dijùne' finisce Sti.
Fanno sempre così. Finiscono i discorsi con un proverbio. E quando uno inizia, gli altri continuano. Potrebbero passare giornate intere a parlare in questo modo. E spesso lo fanno. Ho sentito queste tiritere per pomeriggi interi. Me ne ricordo così tanti che potrei aprire una pagina su facebook solo con il loro dialetto.
Ma non mi perdo d'animo. Questa volta non sono venuto a sentirli discutere, ma a chiedere una cosa importantissima. Sapranno dirmi qualcosa sulla Fagianecora?
Interrompo Fi mentre sta dicendo qualcosa come 'Mej 'n scarambambul che cend' sammalicch' (una cosa che dovrebbe interessarmi, ma non in questo momento), e a bruciapelo gli chiedo cosa ne sa di questo animale misterioso.

mercoledì 2 marzo 2011

La versione di Bacco*

Alba invernale al Nascondiglio di Bacco



Il seguente testo è stato trascritto dal diario personale di Bacco, Flat Coat Retriver di professione.
Ah, che bella l'alba!
Le giornate si stanno allungando. Di preciso non so nemmeno cosa voglia dire, ma vedo che c'è più luce e mi sento addosso una forte carica e tutte e quattro le zampe hanno voglia di correre.
Appena vendo un po' di sole entrare dalla finestra, gli odori si fanno più forti e mi sveglio. Allora salto sul letto e lecco la faccia del mio padrone Dwight. Di solito si sveglia e mi apre la porta. Se vedo che ha sonno, comincio a lamentarmi finché non fa quello che voglio.
Appena la porta si schiude scappo fuori ed inizio a correre. Aspetta, solo una piccola pausa per una pisciatina. Lo so, queste sono parole che non si dovrebbero scrivere, ma io sono un cane.
Poi riprendo a correre. I muscoli si flettono, l'aria è fresca, quasi fredda. Le orecchie ballonzolano sulla testa, il terreno è morbido. Seconda pausa, questa volta c'è una pianta di ulivo che ho sempre usato come gabinetto. Poi riprendo di slancio. Supero i campi di carciofi, il vigneto vecchio, la chiesa e la casa in costruzione, poi ancora vigneti, case e uliveti. 
Finalmente arrivo. Abbaio al cane giallo sempre dietro le sbarre e trovo i miei vecchi amici. Radetzky, il vecchio pastore tedesco e Al, il bastardino piccolo ma pericolosissimo.
Li saluto scodinzolando così forte che muovo tutto il posteriore e faccio aria. Rad (lo chiamiamo così) alza stancamente le orecchie e mi guarda con il solito affetto. Al fa un paio di giri attorno a me e ci annusiamo. Usa un'acqua di colonia un po' scadente ma non glielo faccio notare, è un tipo permaloso. Facciamo pipì in giro, così tanto per fare. Rad è vecchio e ci mette un secolo ad innaffiare una pianta e qualche volta sbaglia pure il bersaglio.
Ancora un po' e ci mettiamo a parlare, come fanno gli umani al bar. L'argomento è sempre lo stesso. Io cerco una cagnolina con cui sistemarmi, ma ultimamente non se ne trovano. Rad mi dice di andarci piano e di ricordare come è finita con quella della casa di fronte, che adesso c'è un pulcioso che dice in giro di essere mio figlio.
Io scuoto la testa e Al dice che devo prendere le mie responsabilità. 'Grattati le tue pulci', gli rispondo ma lui non capisce e inizia a ringhiare offeso.

martedì 20 aprile 2010

Leggere & Fotografare, i partecipanti

il 'nostro' Bacco

Amici, siete stati davvero tanti a partecipare al concorso 'Leggere e Fotografare' e la vostra voglia e il vostro entusiasmo mi hanno davvero colpito e stimolato a creare nuove ed emozionanti avventure, ma adesso è un po' prematuro per parlarne visto che ancora devono essere sanciti i vincitori di questo primo concorso!

Ecco il programma: in questo post un ringraziamento a tutti e un meritatissimo link a coloro che hanno un blog (frugate sui siti, si trova sempre una nuova idea, un'opinione, una sensazione e una foto), poi nei prossimi giorni Bacco decreterà il vincitore anche se lo vedo davvero incerto visto che al momento ci sono decisamente molti parimerito.
Infine un altro post (o un paio), con altri vostri scatti, visto che non ci sembra giusto lasciarli tutti per noi!

Ecco allora i partecipanti:

Amanda
Alessandra S.

Se ho dimenticato qualcuno, se ho sbagliato il collegamento con i blog, se avete un blog e non lo sapevo, insomma se ci sono errori ditemelo e correggerò in un baleno...

Ps. la premiazione non ci sarà prima di venerdì. Per giovedì sono uno dei fortunati ascoltatori dal vivo del Ruggito del Coniglio, quindi sono a Roma tutto il giorno e Bacco da solo non riesce a scrivere il post. Se vi va, ascoltate la trasmissione, se non sapete cos'è peggio per voi ma potete leggere il post di qualche giorno fa....

giovedì 3 dicembre 2009

Foto di novembre






Bacco con lo sguardo perplesso



Una giornata di sole in un novembre ancora caldo è davvero un dono particolare e una gioia di colori unici! Con Bacco ci siamo presi qualche minuto di libertà ed abbiamo fatto un giro nella vigna per carpirne i segreti, mettere in memoria gli odori, la vita e le sfumature. Arancione, verde, marrone, il verde del prato che sta crescendo rigoglioso, il giallo delle foglie e le piccole differenze fra pianta e pianta. Una tavolozza che sembra infinita e che si mostra agli occhi di chi ha il tempo di fermarsi a guardare, almeno per qualche istante. Correre, fermarsi, sedersi a guardare per ricominciare a correre. Bacco che annusa ogni centimetro, felice di poter dominare la vallata dall'alto della collina, con lo sguardo attento a qualsiasi animale, piccolo o grande, che si muove in lontananza. Il sole sulla pelle, l'aria pulita e neanche un suono in lontananza.
Che bella giornata!


Diventa amico di Bacco, cercalo su Facebook e diventa fan!! Partecipa su facebook al gruppo dell'agriturismo il Nascondiglio di Bacco. Oppure diventa un lettore del nostro blog cliccando sull'etichetta 'segui' qui di fianco e diventa SOSTENITORE!

giovedì 29 ottobre 2009

Bacco su Facebook




Poche parole per farvi notare che abbiamo un nuovo piccolo link nella colonna qui di fianco. Si tratta della piccola immagine di Bacco con sotto la scritta 'Facebook'. Cliccateci sopra e accederete alla pagina privata del nostr Flat Coat Retriever e potrete facilmente diventare un suo fan. Che aspettate?

Per il momento siamo a 85 fan, ma ben presto supereremo i 100 grazie a voi!

venerdì 16 ottobre 2009

Marmellata di mele e non solo...




Non mi stancherò mai di ripeterlo, quando si trovano dei buoni ingredienti, non bisogna perdere l'occasione e farci un buon dolce oppure preparare una cena succulenta! Avete delle uova fresche di giornata? Allora niente di meglio che un bel ciambellone o un succulento tiramisù. Se vi capita di avere fra le mani qualche chilo di mele biologiche appena colte, non vi viene la tentazione di fare una bella marmellata?
E visto che ho notato che è piaciuto molto il post sulla marmellata di pere, eccomi a raccontare la ricetta di quest'altra marmellata.
Amo la marmellata di mele perché ha un sapore semplice e genuino, che si può unire sia a degli ottimi arrosti saporiti come quello d'agnello sia a dei formaggi non troppo stagionati, e può anche essere un ottimo ingrediente per una crostata. Ma stavolta non volevo fare una semplice marmellata e così, ispirato da una canzone di Zucchero e dai prodotti dell'orto, ho deciso di farla con menta e rosmarino.
Il risultato è entusiasmante e credo proprio che nella prossima produzione aumenterò le dosi delle due aromatiche per un gusto ancora più fresco e deciso.
Ecco allora le proporzioni:

1 kg di mele
400 gr di zucchero
succo di un limone
qualche pezzo di mela cotogna
8 foglie di menta
3 rametti di rosmarino

Tagliare a pezzi la mela mantenendo la buccia (sono mele biologiche) e metterle nella casseruola dove saranno cotte. Unire il succo di un limone e i tocchetti di mela cotogna. Unire lo zucchero e iniziare la cottura a fuoco molto lento. Unire a metà cottura circa la menta e il rosmarino tritati finemente.
La cottura durerà fino a quanto una goccia di marmellata fatta colare su un piatto scivolerà molto lentamente su di esso. Il gas sotto la marmellata deve sempre essere molto dolce e è necessario mescolare di continuo per non far attaccare il composto. Il limone e i pezzi di mela cotogna servono per gelificare il composto senza usare la pectina. La marmellata risulterà probabilmente più scura di quelle in commercio, ma sicuramente più buona e saporita.
Una volta pronta, la marmellata va messa ancora bollente in recipienti sterilizzati precedentemente e chiusa con tappi nuovi a chiusura ermetica. Lasciate raffreddare gli stessi barattoli a testa in giù per creare il vuoto al loro interno. Ricordate che se il tappo del barattolo non fa 'pop' al momento dell'apertura significa che c'era aria all'interno e probabilmente il prodotto è rovinato e pericoloso. Buttate tutto.

Adesso siete pronti per una nuova marmellata da sperimentare e provare, ma prima di iniziare diventate fan di Bacco cliccando qui oppure iscrivetevi al gruppo del nascondiglio di bacco su facebook.

E infine... lasciate un commento!

giovedì 15 ottobre 2009

Bacco su Facebook


Un post di poche parole per segnalarvi che per tutti i fan di Bacco, il nostro giocherellone Flat Coated Retriever, da adesso c'è una pagina su facebook che troverete cliccando qui.

Allora non mancate l'occasione e diventate FAN DI BACCO!

mercoledì 23 luglio 2008

buon compleanno Bacco!





Grandi festeggiamenti qui al Nascondiglio di Bacco: oggi è il giorno del primo compleanno della nostra mascotte, il nostro piccolo Bacco.
Amico di tutti i nostri ospiti, compagno di zappatura, di camminate e gite al mare, Bacco è cresciuto giorno dopo giorno qui nel nostro agriturismo. Nelle foto vedete il suo primo carnevale con la bandana rossa per le feste di Offida, poi a bagno alla foce del fiume Tenna, quindi mentre impara a saltare ed infine con Filù, il nostro secondo cane che viene da noi a passare "le ferie estive".
Ed oggi, per festeggiare la giornata speciale, una camminata di qualche ora sui monti Sibillini.
BUON COMPLEANNO BACCO!

domenica 6 luglio 2008

Ancora la piscina!



Eccoci con altre foto della piscina. 
Questo fine settimana l'abbiamo potuta inaugurare con bagni e tuffi con gli amici e con gli ospiti. Il bagno di mezzanotte, la tintarella la mattina e il pomeriggio, il relax a bordo piscina la sera....
Qui nel nostro agriturismo vi aspettiamo per condividere questi momenti con noi e per rilassarvi in nostra compagnia ed assieme al piccolo Bacco che allieterà con il suo scodinzolìo la vostra giornata!
Venite a farvi un tuffo con noi....

- ricordate di votarci sul sito bed-and-breakfast.it semplicemente cliccando sul banner del portale che trovate nella colonna di sinistra sotto la sezione "foto del nascondiglio", oppure se siete stati nostri ospiti scrivete un commento su www.tripadvisor.it andando sul sito, iscrivendovi e lasciando un commento al Nascondiglio di Bacco!

giovedì 1 maggio 2008

Primo Maggio al Nascondiglio


Ecco un'immagine significativa del Primo Maggio qui al Nascondiglio di Bacco. Dwight che, dopo una giornata di lavoro nei campi, si prende una piccola pausa in compagnia del piccolo Bacco.

sabato 22 marzo 2008

Bacco sull'ultima neve




Qui nelle Marche, in questa settimana il tempo è stato favorevole alla campagna. Qualche giorno di pioggia, arrivato alla fine dell'impianto della vigna, è stato accolto come un bel segno del cielo. Sulle montagne è tornata un po' di neve e con Bacco siamo andati a fare un giro, visto che sappiamo ormai quanto il nostro cane-mascotte ami rotolarsi dentro di essa.
Vicino Montemonaco abbiamo incontrato un cavallo e una capretta e Bacco ha cercato di fare amicizia avvicinandosi timidamente agli altri due animali. Per un attimo ci è sembrato di essere in presenza di 3 dei 4 musicanti di Brema (ricordate la favola?). 
Tornati al Nascondiglio abbiamo continuato con i lavori al giardino e quelli nell'orto, in modo da avere tutto pronto per la primavera che sta arrivando. Per i prossimi mesi avremo frutta e verdura da assaporare per colazione e per le nostre merende. 
Intanto siamo sempre più vicini all'inizio del corso di Ceramica di cui abbiamo parlato qualche giorno fa e voi potete prenotarvi (prendete nota) con una email all'indirizzo info@nascondigliodibacco.it oppure telefonando allo 0736.889537 e lasciando un messaggio in segreteria, verrete richiamati!
Inoltre per il mese di aprile stiamo preparando un lungo last minute con prezzi davvero eccezionali che faranno sicuramente gola a tutti voi!
Rimanete in contatto!

mercoledì 27 febbraio 2008

Fine Febbraio




Al Nascondiglio di Bacco la fine di Febbraio è segnata da un ultimo colpo di coda di freddo seguito da giorni di caldo primaverile. Le piante sono in fiore e noi iniziamo ad allestire l'orto per la primavera con insalata, cipolle, girasoli, zucche e via dicendo. Nel frutteto abbiamo aggiunto dei ciliegi e un pesco oltre ad una bella distesa di fragole che proveremo quest'estate con i nostri ospiti. 
Nei giorni di sole ne abbiamo approfittato per visitare la montagna (immagini in alto della piana di Castelluccio, famosa per le lenticchie che vi vengono prodotte) e il fine settimana abbiamo organizzato un'interessante degustazione di olio locale che proseguirà la prossima domenica con oli da tutta Italia. Con i nostri ospiti abbiamo passato un paio di ore a discutere di qualità organolettiche dei prodotti, assaggio ed un po' di storia e cultura del territorio.
Lunedì un pranzo con i nostri amici del master nell'osteria "C'era una volta" di Ascoli Piceno per assaggiare qualcosa di molto tradizionale come le trippe, le olive ascolane e ravioli di castagne al sugo.
Infine, come scriveva Dwight ieri, abbiamo incontrato il gruppo di studenti di Slow Food provenienti da Pollenzo e presenti qui sul territorio per studiare la gastronomia marchigiana. Una degustazione di vini all'enoteca regionale di Offida, una visita allo stabilimento di Meletti (produttore storico di un liquore all'anice) e la serata in osteria ad Ascoli.

Infine, una foto di Bacco e Clodoveo, le nostre mascotte, che fanno sempre più conoscenza....

lunedì 4 febbraio 2008

LU BOVE FINT




Il carnevale è ormai agli sgoccioli e noi non siamo stati a guardare. Abbiamo partecipato alla vita di Offida ed alle sue feste, in particolare al "Bove Finto". Tutto inizia alle 15.00 circa del venerdì, seguendo un percorso prestabilito lungo il quale viene offerto vino e cibo. Ogni tappa è organizzata da una famiglia o una confraternita e tutti coloro che seguono il bove possono mangiare e bere in allegria. L'animale intanto segue il suo percorso senza sosta circondato da un nugolo di persone agghindati con il classico vestito rosso chiamato "guazzarò" che ricorda gli antichi abiti degli addetti al macello (secondo una delle ricostruzioni storiche). La festa, la corsa e le bevute continuano fino a sera inoltrata quando il bove viene finalmente incatenato ad una colonna del palazzo comunale dove verrà simbolicamente ucciso. Infatti, come si può vedere anche dalle foto, sotto il sostegno di legno a forma di toro, si danno il cambio alcuni offidani fra i più fedeli alla festa che per un giorno non fanno altro che correre e scontrarsi.
Le foto sopra mostrano alcuni momenti della festa e della corsa, mentre la quarta foto mostra Dwight nel suo nuovo "guazzarò" e il piccolo Bacco (il vero re della festa) con la bandana rossa al collo, pronto per correre dietro al bove.

Ma la festa per Offida non è solamente questo. Carnevale significa anche accoglienza, rivedere i propri cari, trovare il tempo per un buon pranzo assieme e molto altro. Giovedì ci è capitato proprio di toccare con mano questa realtà. Nel pomeriggio, mentre eravamo in paese, siamo stati invitati da un'anziana signora, brava produttrice di tombolo, che ci ha invitato a partecipare ad una piccola festa a casa sua. Era pomeriggio inoltrato e ancora i presenti erano attorno al tavolo del pranzo. Immediatamente ci hanno offerto vino, formaggi e dolci e un posto a tavola. Dopo pochi minuti, presi gli strumenti musicali, alcuni dei presenti hanno iniziato un piccolo concerto per gli amici e la famiglia. Siamo rimasti sorpresi ed estasiati dalla semplicità e genuinità di un momento così semplice e così allegro. E immediatamente ci siamo sentiti come a casa
E proprio queste sono le congreghe del paese, delle famiglie allargate agli amici che ogni anno, allegramente, si ritrovano, festeggiano e si sfidano. Entrare nel cuore della congrega del "Ciorpento" (era questo il nome del gruppo) è stato davvero una sorpresa, un onore e un piacere!

mercoledì 26 dicembre 2007

Vacanze Natalizie




Il Natale al Nascondiglio di Bacco sta passando in pace e serenità. Dopo i giorni di neve la temperatura è tornata un poco più alta. Il clima natalizio è perfetto e trascorriamo giornate di riposo con amici ed ospiti fra il calore del camino, qualche deliziosa cena e l'arrivo di babbo natale. 
Nelle foto vedete il piccolo Bacco che si esercita in corsa con uno dei suoi giochi preferiti, un ulivo nella tormenta di neve della scorsa settimana e il gregge di pecore che, poco distante e incurante del freddo, pascolava comodamente. A proposito del gregge di pecore... se nei prossimi mesi invernali verrete a farci visita, sarà facilissimo incontrarlo per strada mentre, spostandosi da un prato ad un altro per brucare, il pastore, i cani pastore e tutti gli agnelli si spostano lentamente e placidamente. Rallentate l'andatura e fermatevi a vedere questo spettacolo antico e contemporaneamente moderno....

sabato 13 ottobre 2007

BACCO E LA RIUNIONE DI FAMIGLIA



Come ha già scritto Dwight nel post di ieri, finalmente anche noi abbiamo un piccolo Bacco che è venuto a nascondersi da noi!
Il piccolo è davvero un bel CAGNOLINO pieno di curiosità per il territorio e per tutto quello che lo CIRCONDA. Ogni giorno è una scoperta e ci sono mille insetti, animali, uccelli da conoscere qui nel suo nuovo Nascondiglio.
Ma questa settimana è successo qualcos'altro di davvero speciale. I nostri ospiti dagli Usa (Washington D.C.) hanno trovato qui i loro lontani parenti.
La storia è lunga ma tentiamo di riassumerla: il bis-nonno dei nostri ospiti partì da Offida per gli Stati Uniti nel 1913, cercando e trovando fortuna oltreoceano. La nipote ora torna a cercare le tracce della sua famiglia originaria, sulla base di lettere, cartoline e qualche ricordo della propria gioventù.
Ieri qui nel nostro b&b si sono ritrovati i parenti più prossimi rimasti, delle cugine di secondo grado e una zia anziana.
E' stata davvero un bel pomeriggio, un pomeriggio in cui il sogno di una famiglia di ritrovare le proprie origini si è finalmente realizzato. Per chiunque abbia provato qualcosa del genere è facile da compredere la felicità della nostra ospite.
Per me è stato emozionante essere un pezzettino di questa ri-scoperta, assistere ad un puzzle che dopo tanti anni e tanta storia si ricongiunge riconoscendosi sulla base dei propri ricordi, di qualche foto ingiallita e qualche altro piccolo particolare.
Una famiglia, una storia, un passato comune sul filo dei ricordi di un nonno che raccontava sempre ad una giovane ragazzina come fosse bello il suo paese d'origine, come il sole fosse forte, come odorasse di buono la terra della campagna dopo un giorno di pioggia.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...