giovedì 10 marzo 2011

La versione di Bacco - Capitolo 3 - Il gregge di Che, Sti e Fi




Il seguente testo è stato trascritto dal diario personale di Bacco, Flat Coat Retriver di professione.
Sempre al lavoro i miei tre amici pastori abruzzesi. E' proprio vero, questa è gente infaticabile.
Li trovo dopo una lunga corsa di qualche chilometro e come al solito sono contenti di vedermi quanto io sono contendo di vedere loro. Mi avvicino con i soliti inchini e cercando di imitare il loro dialetto, ma mi riesce difficile, ma d'altronde io sono toscano d'origine e la mia 'c' aspirata non aiuta.
Inizio a scodinzolare prima a sinistra e poi a destra, salto addosso a Che e cerco di rubargli il fazzoletto rosso ma lui mi rovescia velocemente e mi azzanna al collo. Giusto in tempo arriva Stefanino che frana addosso a tutti e due e mi toglie il respiro per qualche secondo. Prima che riesca a reagire si sente la voce di Fi che dice: 'Ue! Giall e rosc, lu cafon s'arcunosc! Bacco, biell d cas, comm sti?' 
(Lo so, non sono facili da capire, ma cercherò di farvi una traduzione)
'Che bello rivedervi, amici' gli rispondo io, ' è tanto che non passavate da queste parti!'
'Lo sai che passiamo tutti gli anni' mi risponde Stefanino rosicchiando un osso.
'E' sempre la solita noia' aggiunge Che. Eppoi: 'La cambagna cambe'
'La cerque che pò fa? la jiann!' risponde Fi.
'Lu Sazije nen grèd a lu dijùne' finisce Sti.
Fanno sempre così. Finiscono i discorsi con un proverbio. E quando uno inizia, gli altri continuano. Potrebbero passare giornate intere a parlare in questo modo. E spesso lo fanno. Ho sentito queste tiritere per pomeriggi interi. Me ne ricordo così tanti che potrei aprire una pagina su facebook solo con il loro dialetto.
Ma non mi perdo d'animo. Questa volta non sono venuto a sentirli discutere, ma a chiedere una cosa importantissima. Sapranno dirmi qualcosa sulla Fagianecora?
Interrompo Fi mentre sta dicendo qualcosa come 'Mej 'n scarambambul che cend' sammalicch' (una cosa che dovrebbe interessarmi, ma non in questo momento), e a bruciapelo gli chiedo cosa ne sa di questo animale misterioso.



I tre si guardano, dubbiosi. Che solleva la testa e tossisce, si tocca con la zampa la bandana rossa e mi guarda dritto negli occhi: 'Chi te ne ha parlato?' mi domanda.
'Il vecchio Rad', dico io.
'Bene, perché questo è un antico segreto e non può essere svelato a tutti' aggiunge Sti.
'No', completa Fi, 'Il Fagianecora è un animale rarissimo dai colori inimmaginabili. E' irraggiungibile, si mostra solamente ai più audaci e chi saprà catturarlo acquisirà poteri straordinari!' Conclude solenne.
'Che poteri straordinari?', chiedo immediatamente io.
'Il potere di evitare le cacche degli uccelli' dice Che.
'Il potere di distinguere l'erba buona da mangiare da quella cattiva che fa venire il rigurgito' prosegue Sti.
'Il potere di essere veloce come una lepre' chiude Fi.
Sono estasiato. Quest'avventura è la più bella che si possa vivere. Devo assolutamente sapere tutto e partire alla caccia del Fagianecora.
Tratto dal diario orale del nostro cane Bacco. Prossimamente altre puntate!

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