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domenica 21 novembre 2010

ti suggerisco un libro - Le avventure di Huckleberry Finn



Mark Twain è un grande scrittore americano e le sue opere hanno spesso segnato la nostra gioventù. Le avventure descritte da lui lungo il fiume Mississippi hanno dato sfogo alla fantasia e ci hanno fatto scoprire un mondo lontano popolato di mille personaggi strambi ripresi da film e fumetti nei decenni successivi.
Huck è un ragazzo fortunato, saggio ed ingenuo allo stesso tempo, dotato di un grande cuore ed in contrasto con gli insegnamenti e la morale del suo periodo. Una specie di Candido di Voltaire trasferito in un luogo ed un tempo differenti. 
Le sue avventure sono il seguito di quelle già scritte in un altro libro con Tom Sawyer, e ci parlano di schiavismo, paura, natura, lotta, redenzione e abiezione nell'america del sud del 1884.

domenica 14 novembre 2010

ti suggerisco un libro - Parti in fretta e non tornare


Fred Vargas è uno scrittore che ho appena conosciuto, nonostante sia da tempo in cima alle classifiche mondiali di vendite libri. Mi ci sono scontrato per caso, pescando questo suo libro nel mucchio di tanti altri, durante un giorno piovoso in libreria. Ebbene, l'incontro è stato fortuito, ma fortunato.
Vargas è francese, scrive storie francesi, ha uno stile nel dipingere i personaggi che è tipico della sua cultura. E, stranamente, mi piace.

venerdì 29 ottobre 2010

Ti suggerisco un libro - Il mondo deve sapere


E con questo libro aggiungiamo un tassello alla realtà dei fatti. E' scritto velocemente e velocemente si legge. Alcuni passaggi sono allegri, altri sono l'immagine di una cultura da quiz televisivo usata a sacchi di nozioni utili per fare bella figura nei salotti buoni (quelli in cui ti invitano solamente se sai citare Freud e Nietzsche nella stessa frase), altrove si trova un barlume di rivoluzione o una scintilla di società civile. 
Ma non è per questo che lo consiglio. E soprattutto non lo consiglio per il finale decisamente inconcludente e nemmeno per la post-fazione che assomiglia ad una scusa rabberciata di un bambino.
Il mondo deve sapere è utile per conoscere il mondo del lavoro di oggi e soprattutto il metodo del multi-level con le sue regole assurde, con la sua moralità del denaro e dello sfruttamento, con il suo schiavismo moderno, frutto del nostro continuo consumismo. Vedere dietro la pubblicità fa sempre un certo effetto e in alcuni casi crea più incredulità che voglia di cambiare. Questo libro ci permette di vedere quello che c'è dietro alle vendite porta a porta, dietro alle telefonate dei call center, aprendoci gli occhi su un mondo che anche noi dobbiamo impegnarci a far cessare.
E su youtube potete cercare i video di 'mi manda raitre' sul Kirby, l'oggetto in vendita nel call center in questione. Si scoprono molte altre sorprese.

ps. 'il mondo deve sapere' nasce da un blog tenuto per circa un mese dall'autrice Michela Murgia. 

venerdì 22 ottobre 2010

Ti suggerisco un libro - Non è un paese per vecchi


E' il Texas degli anni '80 quello di cui parla l'autore Cormac McCarthy, ma è anche la malvagità dell'animo umano, ormai inarrestabile, proprio come Anton, il killer della storia. C'è anche l'ingenuità di Llewelyn Moss che, trovata una valigia con un pacco di soldi, pensa di poterla tenere per se e regalare alla propria bellissima moglie un futuro di felicità. Ma si sa che i soldi non fanno mai la felicità. E infine c'è la arrendevolezza dello sceriffo Bell, che ricorda i vecchi tempi andati quando tutto era migliore, i poliziotti non dovevano girare armati e le cose si risolvevano con le parole. Ma proprio questo è il senso del titolo. Non è un paese per vecchi, ma solamente per giovani pazzi e assassini che inseguono ed uccidono altri giovani che credono che il destino non li braccherà fino alla fine.
Non c'è scampo in un libro di McCarthy, non c'è redenzione e nemmeno pace. Non ci sono lieto fine e nemmeno una flebile speranza. C'è una realtà fatta di deserto, fughe, narcotrafficanti e killer sopra la morale comune del bene e del male. 
Ma l'autore scrive decisamente bene, ogni parola è misurata, ogni descrizione ottimale, senza un fronzolo e senza ridondanze. Per questo il film dei Coen tratto da questo libro e vincitore di alcuni premi oscar, è ugualmente scarno, pungente e duro. 
Non vi sentirete sollevati alla fine della lettura, ma forse più ricchi. E non è poco.

venerdì 15 ottobre 2010

ti suggerisco un libro - il paradosso terrestre


La comicità è merce rara. Il paradosso è un modo complesso per far ridere, ci costringe a riflettere sulla storia, a guardarci attorno e comprendere la società. Marco Presta ha scritto il libro Il paradosso terrestre regalandoci brevi racconti che parlano di noi italiani. Le nostre manie, le nostre tentazioni, il nostro essere modaioli sono descritti con lucidità e con uno strano distacco partecipato quasi che anche l'autore si ritrovi, almeno un po', in ognuno dei vizi di cui parla.
Le storie sono popolate da personaggi così normali che basta sfogliare un quotidiano che se ne trovano a frotte. Oppure basta parlare con una vecchia zia che può raccontarti (non con la stessa vena comica) le stesse situazioni. Il ragazzo apatico, il manager rampante, sono versioni dell'italiano più o meno aggiornate. 
E noi non ne siamo esenti. Ma possiamo riderne e guardarci dentro allo stesso tempo proprio grazie a Marco Presta, inestimabile voce radiofonica che rende la mattina di radio2 un modo allegro per iniziare la giornata assieme al suo collega Antonello Dose.

venerdì 8 ottobre 2010

Ti suggerisco un libro - Ti prendo e ti porto via


Almeno una volta alla settima bisogna fare la vita dei signori, sennò che si campa a fare? (N. Ammanniti)

Questo libro lo hanno definito un noir o forse è meglio dire un pulp, quel tipo di storia con molto sangue e tanto odio, sofferenza e poche possibilità di redenzione. E, in effetti, non c'è un briciolo di speranza in tutta la storia, se non in una ingenua storia d'amore e di amicizia che solamente i giovani possono vivere.
I protagonisti sono due, in due storie parallele: Pietro e Graziano. Il primo è molto giovane e dovrà affrontare un momento cruciale della sua vita, una bocciatura scolastica che ha le sue radici indietro nel tempo; il secondo è un adulto che non è mai cresciuto, ha un passato di droga e fallimento alle spalle e crede che tornare nel suo piccolo e orrido paese sia la soluzione a tutti i problemi. 
I due personaggi sono ben delineati, escono dalle pagine scritte e in più di un'occasione colpiscono come un pugno allo stomaco con le loro decisioni e i loro ragionamenti. La città di Ischiano Scalo (inesistente nella realtà), dipinge tanti altri luoghi e la sua società è opprimente, chiusa, impenetrabile. Niente cambia da decenni. Chi è fuggito per cercare qualcosa di migliore non lo ha trovato ed è costretto a tornare cercando una nuova vita in quel posto vecchio ed opprimente che in passato aveva rifiutato.
La bellezza della storia è che, a guardare da vicino, non è così lontana dalla realtà e dalla vita di tutti i giorni. Anche se non non vogliamo ammetterlo.
Ammanniti ci regala un ritratto pessimista di un piccolo paese della nostra Italia, dipingendo con esso tutta la società. Un'opera da leggere per scavare più a fondo dentro di noi, un'occasione davvero unica.

venerdì 1 ottobre 2010

Ti suggerisco un libro - guida galattica per autostoppisti



La Guida Galattica è infallibile. È la realtà, spesso, ad essere inesatta. (Douglas Adams)

Leggere un libro è esplorare un altro mondo. Leggere la guida galattica per autostoppisti è esplorare un intero universo fantastico, composto da personaggi strani e soprattutto guidato da regole improbabili. Ma dietro a tutto questo potrete trovare la risposta definitiva a tutti i dubbi, l'unico problema è che non troverete la domanda.
Attraverso gli occhi dell'unico (o quasi) terrestre sopravvissuto alla costruzione di una grande autostrada interstellare, Arthur Dent e del suo amico Ford, scoprirete come una delle cose più utili dell'universo è un piccolo asciugamano da portare sempre con sé, che esistono robot così intelligenti da essere depressi, un governatore bicefalo della galassia, un'astronave a propulsione di probabilità infinita e perfino l'amore.
Ma descrivere la guida galattica è del tutto inutile. 
Vi posso solamente consigliare di leggerlo, abbandonandovi alla sua strana logica improbabile ed alle mille regole senza senso, dietro cui si nasconde la vita e la sua alta improbabilità.
Insomma se vi piace l'ironia e la fantasia è il vostro pane quotidiano, è strano che non abbiate già letto quest'opera. 
Domani fate un salto in libreria e cercatelo fra gli scaffali, non ve ne pentirete.

martedì 6 luglio 2010

Libri per l'estate

Durante l'estate ognuno di noi trova il modo per leggere qualche libro in più. Forse la lontananza dalla Tv spinge moltissimi a trovare un po' di riposo fra le pagine stampate, oppure il caldo e la noia dell'ombrellone lasciano pochi altri spiragli per trascorrere le vacanze.
In ogni caso vorrei suggerire un autore ed un paio di titoli, magari non dei più impegnativi, ma che possono rappresentare una valida alternativa a prodotti troppo commerciali e a quelli seriali che sono soliti popolare le spiagge.
Insomma lasciate da parte i mattoni all'americana ormai scritti con lo stampino (King, Ellroy, Grisham etc. etc.) e concedetevi una pausa  leggendo un vecchio scrittore inglese di nome P. G. Wodehouse e che magari qualcuno di voi conosce per il ciclo di Jeeves.
Io vi suggerisco di iniziare con qualche racconto o collana di racconti, andando a scoprire la massima espressione dell'umorismo inglese, un umorismo che non vi farà solamente sorridere ma che vi sorprenderà nei modi più improbabili ed impensati e che vi farà ridere di gusto e all'improvviso.
Nelle pagine di Wodehouse scoprirete l'indolenza dei dandy britannici, l'etichetta assurda ed impossibile che seguono quotidianamente, l'arte di arrangiarsi e scroccare che sembra più italiana che altro, la descrizione delle donne di cui immancabilmente e inutilmente si innamorano. Non mancano le figure dei curati di campagna, alcuni ladri usciti da un romanzo maldestro di Conan Doyle e una serie di ubriaconi e frequentatori di bar da collezione.
Il tutto in uno stupendo stile british.

 
un paio di titoli che posso suggerire: 'colpo di fulmine alle terme' e 'la mossa del vescovo'

L'autore ha scritto racconti e romanzi dal 1902 al 1970, decine di bellissime opere e divertenti episodi e scorci di una vita che non esiste più e che più probabilmente non è mai esistita. Sceglietene una in libreria e passerete una bella giornata sotto l'ombrellone!

venerdì 14 maggio 2010

Paolo Leali - Ventisette Blu

Già ne avevamo parlato qualche mese fa, per l'esattezza a dicembre, in questo post. E, per un caso fortuito, avevamo iniziato parlando del secondo romanzo, che si intitola 'Se vi accontentate'.

Si, anche oggi parliamo di un libro. E' un libro speciale e si intitola 'ventisette blu'. L'autore è Paolo Leali, da Suzzara, in provincia di Mantova.
Sono 27 racconti, qualche breve pagina annessa e qualche foto. Ma è, ancora una volta, la storia del Grande Fiume, della Grande Pianura. Vista attraverso le cose Piccole. Le storie di ogni giorno, i sapori e l'aria di quei luoghi. Apri le pagine, leggi le brevi storie, assapori luoghi e paesaggi e personaggi.
Ma non c'è solo Suzzara. Piuttosto c'è tutto il mondo dentro, con i suoi personaggi, le sensazioni importanti, la visione critica della nostra società. Il tutto in piccole perle, belle idee, arguzia e molto umorismo.
La sensazione del racconto intitolato 'Genio', ad esempio, è una cosa che ho sempre pensato anche io, ma che scritto a parole dirette e semplici diventa più chiara, lampante. 'Pietà' è una specie di sinfonia che fa scoprire l'anima dell'arte e fa meditare su quello che talvolta vediamo senza capire.
'Mele' è una divertente variazione sul tema, che però lascia da pensare. A me, ad esempio, ha fatto capire quanto, alle volte, lasciamo che le cose ci scorrano addosso senza capirle, ma ascoltando distrattamente racconti che non capiamo nella loro complessità.

Insomma, il libro dell'amico Paolo è una seconda (o prima, in ordine cronologico di creazione) piacevole scoperta. Se volete leggerlo provate a mandare una mail all'autore e sappiate che il ricavato andrà in beneficenza al 'Comitato Tartaruga' con la finalità di costruire case ed alloggi per persone diversamente abili.

E intanto noi speriamo in un terzo libro di racconti, o magari addirittura in un romanzo... chissà cosa ci riserva il futuro!

lunedì 15 marzo 2010

Leggere, Leggere, Leggere...


Finalmente riusciamo a trovare il tempo di parlare di lettura. Ecco il post che aspettavate!

Un'occasione del genere non possiamo lasciarcela sfuggire. Abbiamo trovato su internet un'iniziativa che ci piace davvero tanto e che, poco alla volta, sta diventando famosa.
Tutti dicono che noi italiani leggiamo poco e che forse abbiamo più libri scritti chiusi nel cassetto che libri letti nella nostra vita e le case editrici sono invase da libretti e libercoli di bassa qualità. Forse dovremmo re-imparare a spegnere la tv e accendere la lampada sul comodino o in sala per scorrere le vite e i pensieri degli altri con qualche buon saggio e qualche buon racconto.
Alberto Schiariti, toscano di 21 anni, ha avuto una brillante idea e, per una serie di belle coincidenze che probabilmente nemmeno lui avrebbe potuto immaginare, la sua idea sta facendo il giro della blogosfera e non solo. Si tratta di un evento semplice e chiaro: il 26 marzo regaliamo un libro ad uno sconosciuto.
L'idea nasce dalla sua vita di pendolare, dalla voglia di condividere qualcosa di bello come un libro e dalla voglia di rompere il muro di indifferenza e silenzio che trova ogni giorno sui mezzi di trasporto.
Partita in sordina, oggi la pagina di facebook conta più di 230.000 membri, ha conquistato una pagina sulla stampa e il suo blog risulta visitatissimo.
Noi rilanciamo l'iniziativa impegnandoci a regalare, nella mattina del 26 marzo, un libro a uno sconosciuto/a con un bel sorriso. Sarà difficile qui al Nascondiglio, ma andando in città qualcuno lo troveremo sicuramente. 
1. Si può fare ovunque? Ovviamente si e non ci sono posti di riunione per quella data perché la diffusione deve essere il più capillare possibile.
2. Ma se non sono su un treno/pullman? Va bene qualsiasi luogo.
3. Se non è uno sconosciuto? Se la persona è conosciuta, si chiama regalo. Un obiettivo dell'evento è proprio quello di rompere il silenzio e le barriere fra le persone.
4. Chi ci guadagna? Nessuno se non la cultura, la società e le persone che si metteranno in gioco. Ah... il libro può anche essere usato se non si vogliono spendere soldi.
5. Perché il 26 marzo? E' il giorno prima del compleanno dell'ideatore Schiariti. Una specie di regalo di non compleanno (E questo mi ha dato anche qualche idea per il mio di compleanno...).

Allora leggete, visitate i link del post e diffondete l'iniziativa su facebook e sui vostri blog oltre che, ovviamente, nella vita di ogni giorno. Ci vediamo il 26 marzo, con un libro in mano e il sorriso di chi fa un bel regalo ad uno sconosciuto!



il segnalibro inventato e disegnato per l'iniziativa del 26 marzo

venerdì 11 dicembre 2009

Carlos Sanchez: La poesia, le nuvole e l'aglio









Durante la mia breve vacanza in Alto Adige, il Nascondiglio di Bacco non si è certamente fermato e domenica 6 dicembre Dwight è stato gentile oste di una importante riunione di appassionati di poesia. Special Guest del pomeriggio è stato il poeta argentino Carlos Sanchez la cui ultima opera è stata 'La poesia, le nuvole e l'aglio', Lìbrati editore.
Si è trattato, dalla voce delle persone che c'erano, di un felice momento di cultura in cui le spiegazioni dell'autore e le sue poesie si sono unite alla curiosità dei partecipanti, alle domande ed alla recitazione di poesie da parte di tutti.
Un piccolo gruppo di curiosi di quest'arte così intensa e difficile che solleva l'animo dei più attenti e dei più sensibili. 'La poesia aiuta il cuore a non invecchiare' ha detto Romano Battaglia e non possiamo che essere concordi e speriamo che nel futuro del nostro agriturismo ci siano ancora moltissimi momenti come questo, in cui unire la bellezza dei nostri luoghi con la poesia, l'arte, la musica e molto altro ancora.
L'evento è finito poi con una merenda semplice con i prodotti locali che ricerchiamo per la loro qualità come gli affettati, il formaggio e un buon bicchier di vino. Perché è importante e bello poter coniugare l'arte letteraria e la sua bellezza e profondità con l'arte del cibo e la passione dei produttori.
Grazie a tutti i partecipanti!


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martedì 8 dicembre 2009

Se vi accontentate - ovvero i ritmi della bassa.



La pianura padana per me, che sono nato fra colline, mare e montagna, non è mai stata una cosa chiara. Forse sono rimasto all'idea che avevo da bambino, quell'idea legata a Don Camillo e Peppone che nell'immaginario della mia famiglia doveva essere il prototipo di Emilia Romagna e dintorni. Crescendo ho avuto modo di apprezzare la pianura padana per mille motivi, non ultimo per il suo cibo e per la sua cultura, grazie anche all'opportunità che ho avuto di viverla per un anno intero. Ma conoscere le persone fino in fondo, quello non ci sono riuscito. E non per colpa loro, così disponibili. Ma per via del poco tempo libero durante il master.
Ho recuperato grazie a Paolo Leali. E' venuto a trovarci con la sua numerosa tribù qualche settimana fa e ci la lasciato il suo libro di racconti dal titolo 'Se vi accontentate'. Fin dal titolo il libro vuole spiegare e spiegarsi. Non si tratta di un romanzo, di un racconto epico o cose del genere. E' la quotidianità e il suo straordinario. Si tratta della pianura, dei suoi tic, i suoi eroi, i suoi grandi e piccoli amori. Si tratta di una vita trascorsa con delle solide basi, un grande occhio alle cose importanti e salienti che si vedono attraverso i piccoli gesti. Gesti poetici che più di mille trattati sanno spiegare uno stile di vita, una Cultura con la 'C' maiuscola, una sensazione dell'animo. Due coppie di genitori così uguali e così diversi spiegano cosa può significare quel grande fiume che scorre lento per chi gli abita vicino. 'Il ladro' racconta la passione per la cultura, della possibilità, rara, se non unica, di poter dire la propria e farla sentire al prossimo, anche nei modi più impensati. I racconti sulla Bassa in 2000 parole sono un felicissimo esperimento di buona scrittura.
Grazie ancora a Paolo per averci regalato questo suo libro che ho letto con piacere, attenzione e sentendone trasudare un clima di realtà e vita molto rari sulla carta stampata. Lo lasceremo sulla nostra libreria, con la nota: "Questo libro non ha prezzo, nel vero senso della parola. Chiunque leggerà queste parole può ritenersi autorizzato a sentirsene proprietario. Paolo."




Pubblichiamo qui questo commento perché può essere utile a chiunque voglia apprezzare questo libro 'dal vivo':
Ehi, se volete una copia del libro, si puo' anche richiederla all'autore all'indirizzo ventisetteblu@gmail.com
cari saluti, roberto


Grazie Roberto!
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