venerdì 9 maggio 2008

Offida, un giro in città

(Offida, piazza principale e palazzo comunale)

(esterno di Santa Maria della Rocca)

(Santa Maria della Rocca, chiesa inferiore)

Come promesso, eccoci pronti a parlare del nostro bel territorio, per far conoscere a tutti le Marche e per aiutare tutti quelli che vorranno venire ospiti da noi a progettare le proprie vacanze. 
Continuiamo a parlare di Offida, dopo il post su Santa Maria della Rocca, di cui sopra vedete alcune foto dell'esterno e dell'interno. 
La storia della città è davvero molto intensa e le testimonianze sono davvero tante. Non possiamo non citare la chiesa della Colleggiata che campeggia in Piazza del Popolo e che è stata riaperta la Pasqua passata dopo un lungo restauro. Costruita tra il 1785 e il 1798 dall'architetto ticinese Pietro Maggi su un disegno dell'architetto ascolano Lorenzo Giosaffatti, ha uno stile neoclassico e una facciata di fine 800. All'interno troverete un bel coro intagliato con due ordini di 14 stalli, il crocifisso di Desiderio Bonfini e altri vari reliquiari e gruppi lignei.
Molto importante è anche il Santuario di Sant'Agostino che conserva al suo interno la reliquia del Miracolo Eucaristico di Lanciano, ancora oggi meta di pellegrinaggi. La facciata è in stile barocco e la pianta a croce latina.
Segnaliamo anche la chiesa della Madonna del Suffragio e il Monastero di San Marco che ancora oggi ospita una importante comunità di suore di Clausura, molto ricercate per la loro produzione di merletti al tombolo.
Il convento dei Cappuccini invece deve la sua importanza poiché ospitò per lunghi anni il Beato Bernardo, mentre l'attuale struttura è stata creata nella fine dell'800 e ne racchiude tutte le caratteristiche di arte barocca.
Concludiamo con il teatro del Serpente Aureo, costruito nel 1820 a cui si accede da un elegante portico del '400 nel palazzo sede del Comune. Il teatro ricorda nello stile il periodo immediatamente successivo all'unità d'Italia e fu creato grazie anche alle donazioni delle famiglie più ricche della città. Oggi è sede di numerose iniziative e luogo principale per le feste del carnevale offidano (vedi i post del periodo di gennaio e febbraio).
Ma parlando di Offida non possiamo non citare la grande tradizione (cui abbiamo accennato varie altre volte) del merletto a tombolo, una tipica lavorazione artigianale che è tramandata nei secoli in città. Nei periodi di maggiore povertà nelle campagne, come nel secondo dopoguerra, proprio le merlettaie del paese seppero essere la colonna portante nell'economia delle famiglie. La produzione del merletto a tombolo avviene sulla base di disegni tradizionali o innovativi che vengono lavorati a mano attraverso spilli e fuselli cui sono attaccati i fili che, intrecciati fra loro, possono creare disegni di una precisione inimmaginabile. Non è raro vedere ancora le signore più anziane affacciate nella penombra dell'uscio di casa che lavorano sedute per ore. La tradizione è ancora forte, ma il rischio di perdere la manualità e l'esperienza è davvero molto grande. In paese troverete il museo del tombolo (al prezzo di tre euro potrete visitare questo e gli altri due musei cittadini) ma anche molti negozi e cooperative dove, parlando con le cortesi ricamatrici, scoprirete una tradizione antica e ancora oggi molto sentita.
Buona visita!

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