mercoledì 7 maggio 2008

Santa Maria della Rocca

Pochi giorni fa, nel post dedicato alla rivista Bell'Italia, parlavamo dell'articolo riguardante Offida che potete trovare nel numero di gennaio scorso, magari recuperandolo nel mucchio di riviste da leggere e rileggere e portare in vacanza.
Pensando alla bellissima chiesa sospesa sopra uno sperone di roccia, ci siamo resi conto che qui sul blog abbiamo ancora parlato poco e in modo non organizzato delle tante cose da vedere qui nei dintorni, tutti spunti per i nostri visitatori. Ci impegniamo allora in due cose:
1. Ai nostri ospiti faremo trovare, oltre alle tante consuete informazioni e guide che procuriamo sul territorio, anche una guida che scriveremo noi con possibili itinerari, ricerche tematiche, storia, artigianato, luoghi dove mangiare e comperare. Speriamo sia una guida davvero completa e molto slow, utile per tutti.
2. Sul blog inizieremo a descrivere sistematicamente alcune attrazioni del Piceno, mostrando a tutti voi che ci leggete quali possono essere i tesori di un territorio poco conosciuto ma ospitale e ricchissimo di sorprese.

Per leggere sulla stessa pagina le varie sezioni delle guide storiche o gastronomiche etc., basterà cliccare sul tag (le parole presenti nella piccola barra sotto ogni post) che più vi interessa, come ad esempio "guide".
Se gli articoli vi interesseranno, sarebbe bello lasciare un commento cliccando su "commenti" e lasciando la propria opinione. Ogni critica e complimento sono ben accetti.

Iniziamo proprio con Santa Maria della Rocca.
La chiesa ha origini molto antiche, basata su un antico fortilizio presumibilmente longobardo, donato ai monaci Farfensi nel 1200 circa. Questo ordine, particolarmente attivo nel sud delle Marche, ebbe il merito di ristrutturare e mantenere la cultura ed il sapere nella zona. In questo caso il loro immenso merito fu quello di dare vita ad un monastero e creare dalla precedente struttura fortificata una chiesa su due differenti livelli, uno appoggiato sull'altro. L'ingresso al primo livello ci apre la vista ad una cappella sormontata da volte a crociera in mattoni fatti a mano, ma la struttura è davvero molto bassa e la sensazione è quella di entrare in una cripta ben affrescata. Il luogo spinge alla meditazione ed alla preghiera e le storie dipinte sulle pareti dal non ben identificato Maestro di Offida dovevano ispirare, nei secoli passati, uno spirito di devozione e santità. Dopo aver percorso tutta la bassa navata principale, si può accedere, attraverso una stretta scala a chiocciola, alla chiesa superiore che ci lascia stupiti per la sua ampiezza, la sua altezza e il suo stile opposto alla prima. Dove c'era raccoglimento, ora c'è spazio, dove c'era uno stile chiuso, ora dominano gli spazi vuoti. Davvero notevole, fra le altre opere, la "Madonna del latte con san Sebastiano" che spicca sulla parete sinistra.
E lo spettacolo non finisce nella chiesa. Uscendo all'esterno, facendo due passi nel giardino, noteremo immediatamente come tutta la costruzione sorge su un enorme sperone di roccia che da secoli si affaccia sulla valle sottostante. La vista è magnifica ed emozionante. per la chiesa di Santa Maria della Rocca, resistere sulla roccia non è sempre stato semplice, infatti nei secoli è stato eliminato il campanile e una vecchia costruzione adibita a convento che hanno rischiato il crollo.
Un luogo affascinante che merita assolutamente una visita accurata, assieme al resto del centro di Offida, di cui parleremo nei prossimi post.

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