Così tra queste immensità s'annega il pensier mio
e il naufragar m'è dolce in questo mare
Il 14 giugno 1837 moriva Giacomo Leopardi, poeta fra i più grandi, nato a Recanati, pochi chilometri da noi. Con le sue parole, tratte dalla poesia 'L'infinito', abbiamo voluto iniziare il mio ritorno qui sul blog, dopo qualche tempo.
Ho sempre pensato che Leopardi, nonostante il suo eterno pessimismo, abbia lasciato profonde tracce del suo passato. Tracce che, a ben guardare, non sono poi così pessimiste. Ha saputo raccontare in modo perfetto (come solo la poesia può fare), la vita della campagna, della natura, delle persone normali. In particolare la vita della nostra regione, le Marche.
Magari ne riparleremo meglio prossimamente.
Adesso voglio aggiungere le mie scuse per l'assenza dal blog. Il lavoro è molto, ogni giorno ci svegliamo presto la mattina per lavorare in campagna prima che arrivi il sole delle ore più calde. Selezioniamo i rami della vite da eliminare e togliamo le erbacce. Prossimamente passeremo a selezionare anche i grappoli. Successivamente lavoriamo nell'agriturismo, cerchiamo di aggiustare gli attrezzi e seguiamo i lavori della cantina. Appena dopo pranzo riprendiamo con il lavoro di campagna fino a sera.
Tutto procede bene, ma c'è poco tempo per scrivere e anche per pensare qualche buon argomento da presentare. Prometto che nel prossimo futuro tornerò con foto, ricette e qualche idea che sono in incubazione già da tempo.
A presto
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