Parto da una frase letta in un articolo della rivista SLOW FOOD n.40, un'intervista di Luca Angelini a Frei Betto.
Il frate domenicano, teologo della liberazione, critica e si oppone al consumismo che vede in alcuni tratti come una religione moderna che divide il mondo in paradiso, purgatorio e inferno in base alla capacità di acquisto che ognuno di noi ha.
Ma quello che mi è piaciuto di più è la chiarezza con cui ha saputo spiegare l'idea di sapersi sentire in pace con se stessi pur non avendo nulla o proprio perché non si ha nulla.
Ecco il suo esempio:
A una commessa che si è offerta di aiutarmi in uno shopping center dell'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi ho detto che stavo solo facendo una passeggiata socratica: contemplavo quante cose ci sono al mondo di cui non ho bisogno per essere felice.
Mi sembra un concetto semplice e chiaro, per quanto fatto all'aeroporto di Parigi e non in un luogo più normale come un centro commerciale di provincia o all'Ikea il sabato pomeriggio. Ma l'importante è il messaggio.
1 commento:
messaggio chiaro e rotondo!!!
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