martedì 4 settembre 2007

L'oliva tenera ascolana


Oggi parliamo di un prodotto tipico di Ascoli Piceno, ovvero l'oliva all'ascolana, regina ormai di moltissimi aperitivi e antipasti in tutta Italia.
Inutile dire che solamente qui nel Piceno si possono trovare quelle più buone e originali e che qui ogni ristorante e soprattutto ogni famiglia ha una propria ricetta per produrle e friggerle e che spesso queste stesse ricette sono conservate con molta gelosia come dei veri e propri tesori di famiglia.
Ma prima di tutto dobbiamo parlare della Tenera Ascolana, una cultivar di olivo dalle caratteristiche uniche e singolari. Si tratta infatti di una pianta autoctona, selezionata nei secoli e coltivata lungo la vallata del Tronto.
Le sue caratteristiche sono la grandezza (circa il doppio delle normali olive come il leccino o il moraiolo) e la polpa molto carnosa che permette di essere lavorata per la seguente frittura.
La tenera ascolana è Dop da circa un paio di anni mentre anche Slow Food ha organizzato un piccolo gruppo di produttori che l'hanno messa al centro della propria produzione.
Il suo sapore rende realmente inconfondibile il prodotto finale e ad oggi in Ascoli e dintorni si sta riscoprendo il suo vero tesoro. Alcuni ristoranti la propongono semplice o ripiena, molti produttori hanno creato una linea di prodotti (dalle olive verdi all'olio) di solo oliva tenera prodotta in zona.
Perchè è questo il vero problema: la grande maggioranza delle olive ascolane in commercio non provengono dalla zona e nemmeno da oliva tenera ma da quella semidura, talvolta coltivata in Italia e altre volte persino all'estero.
A chi volesse acquistare dell'oliva tenera o dell'olio da essa prodotto, possiamo consigliare l'oleificio Silvestri Rosina, in cona di Pagliare del Tronto dove si possono fare degustazioni del prodotto e, nel periodo di ottobre-novembre, assistere al lavoro del frantoio dove moltissimi contadini della zona portano a molire le proprie olive sia sul vecchio ciclo discontinuo (quello a pressione idraulica) sia sul nuovo ciclo continuo.
Ma per chiunque venga in Ascoli non si può mancare un assaggio di olive fritte, magari nel piccolo chiosco di Migliori in Piazza Arringo dove, per pochi euro, si può acquistare un cartoccio di olive o uno di cremini, altra specialità del fritto ascolano.
Ultima notizia: nel prossimo mese di ottobre si svolgerà "Tenera Ascolana", una rassegna di prodotti piceni (non solo olive) organizzata dalla condotta cittadina di Slow Food. Rimanete sintonizzati e troverete tutte le informazioni e il programma!

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