lunedì 3 novembre 2008

Nascondiglio di Bacco su Dove...


Abbiamo già parlato per un paio di volte della rivista Dove, mensile di turismo e moda edito dalla Rizzoli. Questo mese, nel numero di Novembre, il Nascondiglio di Bacco compare nell'articolo sulle Fattorie Chic delle Marche, a pagina 257 con una nostra foto e a pagina 258 con qualche riga di descrizione.

Si  tratta di un articolo che riguarda il nuovo stile "
cafone"com'è definito nelle pagine. A partire da uno spunto molto di moda, quello del ritorno del velluto a coste e degli abiti campagnoli informali, l'articolo plana su tutto il territorio delle Marche, dal nord al sud, passando per alcune delle strutture dell'eccellenza della regione. Agriturismi, produttori, viticoltori alle prime armi come noi e più esperti, artigiani e molto altro sono al centro di queste pagine della rivista che rendono la ricchezza di questi luoghi pur raccontandone solamente una parte, forse quella più chic. In realtà ci ha fatto molto piacere essere inseriti in questo articolo, sia perché ci farà conoscere a molti curiosi e viaggiatori, sia perché ci piace promuovere in mille modi il territorio. E' da un lato un onore essere su una testata così importante, ma non possiamo non notare quanto in realtà il Piceno e tutta la regione delle Marche siano più ricche della semplice apparenza "chic" che viene fuori dall'articolo. Il territorio è infatti composto e vissuto da persone, artigiani, allevatori, contadini che, ben lontani dalle grandi route del turismo, vivono la propria vita secondo ritmi antichi e più vicini alla natura ed al suo corso. Per questo abbiamo scelto il Piceno e le Marche e per questo siamo contenti e fieri della nostra scelta. Ah!, infine un piccolo appunto all'articolo, per chi avesse occasione di leggerlo. E' vero che io (Raffaele) ho lavorato per un breve periodo in un giornale locale, ma non sono giornalista come è scritto. Le mie capacità nel campo del turismo e della gastronomia le ho "conquistate" nel periodo universitario e soprattutto durante il Master in Scienze Gastronomiche con Slow Food. Solo per puntualizzare :-)

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