Cari amici del Nascondiglio,
grazie alla segnalazione di un nuovo amico che abbiamo conosciuto proprio questa sera, vi possiamo segnalare un articolo del Corriere della Sera, legato strettamente a quello apparso su 'Dove' di Novembre di cui abbiamo già parlato, che parla delle Marche e del nostro agriturismo. Per leggere gli articoli basta cliccare qui per 'i moderni fattori'
e qui per 'falce e martello' Si aggiunge così un altro prestigioso giornale alla raccolta delle nostre apparizioni sulla stampa e ci fa piacere se saranno sempre più persone a conoscere ed apprezzare i tesori delle Marche.
Questi articoli, inoltre, ci hanno fatto riflettere un po' sulla scelta, che a noi non è sembrata poi così difficile, di tornare alla campagna.
Sempre più persone ci dicono che per loro questo è sempre stato un sogno, una meta finale per quando saranno in pensione o quando avranno tempo. Molti altri ci chiedono se la vita in campagna è davvero così bucolica come si dice, alcuni ci esprimono la loro voglia di fare la nostra stessa scelta.
Quando però vediamo le campagne svuotate di gente e le città piene, ci domandiamo cosa c'è di diverso fra la teoria e la pratica. Per quale motivo, cioè, così tante persone vorrebbero vivere in campagna, ma decide di vivere in città. In una zona come la nostra, fatta di piccoli paesi e di città ancora a dimensioni d'uomo, la scelta di vivere a contatto con la natura sarebbe semplice, diretta conseguenza dei mestieri e delle esperienze dei nostri nonni. Vivere in campagna significherebbe tornare a vivere le tradizioni e i ritmi più antichi, cosa che forse ci spaventa un po'.
Nell'articolo del Corriere si parla della bellezza della campagna, luogo perfetto per una vacanza in relax e cultura (anche gastronomica). Non parla della fatica dei contadini e nemmeno del piacere di poter veder crescere una pianta, vedere un tramonto o un'alba, sentire il richiamo dei fagiani, il canto del gufo in estate. Sentirsi stanchi dopo una giornata nei campi ma soddisfatti perché si può mangiare la propria insalata e bere il proprio vino. Tutto questo è la campagna: l'antico ritmo della vita e il sentirsi a diretto contatto con la terra e la natura. Un'esperienza rigenerante ed unica.
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